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Inter-PSV, una gara in piena emergenza: come l’affronterà Spalletti?

La formazione più chiacchierata, nella partita più attesa. Quanto spariglierebbe le carte Luciano Spalletti se giocasse per la prima volta dall’inizio con la coppia Lautaro Martinez e Mauro Icardi per conquistare l’accesso agli ottavi di Champions League? Sicuramente questa non è l’opzione più gradita per il tecnico interista, che ha più volte ribadito l’impossibilità di schierare le due punte. Ma con Nainggolan ai box e una partita da vincere, c’è bisogno di un pizzico di sana follia: schierare Politano da seconda punta con Candreva largo è appetibile, ma quanto sarebbe entusiasmante vedere per la prima volta questo tandem, in una partita così importante? Rumors, suggestioni che troveranno conferma solo domani sera, quando Spalletti annuncerà le formazioni.

L’idea di Icardi e Lautaro ha anche una valenza tattica: il peso specifico in fase offensiva di Candreva è diventato pressoché risibile. Quando è stato utilizzato quest’anno è servito principalmente per contenere: usarlo in casa contro il PSV potrebbe essere un segnale che gli olandesi sfrutterebbero a loro favore. Non dimentichiamoci che gli uomini migliori li hanno sulle fasce: e se Spalletti, per costringerli a rintanarsi nella propria metà campo, sfruttasse l’imprevedibilità di Politano? Il numero 16 nerazzurro potrebbe insidiare le zolle di campo del terzino di competenza, bloccandolo: all’andata, l’Inter ha sofferto clamorosamente quando il PSV alzava il baricentro e portava molti uomini nella metà campo avversaria. Un piano partita che difficilmente si ripeterà, ma che Spalletti vuole scongiurare.

Inoltre, un momento di sliding doors: lo stesso Spalletti, poco prima che segnasse il Tottenham stava per far entrare Candreva proprio nell’ottica di chiudere il campo. Alla stessa maniera, se la partita dovesse mettersi nei binari giusti, ha senso avere come riserva un giocatore così (insieme a Keita, che nel gioco dei ruoli è il suo opposto), per blindare il risultato.

Sarà interessante vedere come si muoverà Spalletti con i terzini: anche in questo caso siamo in emergenza, soprattutto perché Dalbert (al contrario di Joao Mario e Gagliardini) non potrà essere utilizzato nemmeno in campionato a causa dell’infortunio che lo costringe ai box da qualche settimana. Asamoah ha giocato troppe partite consecutive, e contro la Juventus ha avuto parecchie difficoltà. Che sia arrivato il momento di vedere D’Ambrosio spostato a sinistra, con Vrsaljko sull’altra fascia? L’asse D’Ambro-Perisic nella seconda parte di stagione l’anno scorso ha fatto bene, e potrebbe essere curioso (e salvifico) se tornasse in azione in quella che tutta l’Inter – come detto da Spalletti – vivrà come la partita più importante della sua storia recente.

Certamente l’idea di vedere i due argentini esibirsi nel tango sul palcoscenico più importante della storia recente dell’Inter intriga molto e molti, ma Spalletti non sembra incline a ciò nel nome di mantenere l’equilibrio tattico. Ed è qui che si inserisce l’idea della sorpresa Candreva: l’ex Laziale è più un esterno che un attaccante offensivo e sulla corsia di destra, partendo da qualche metro più indietro potrebbe avere più campo a disposizione in fase offensiva e meno alle proprie spalle da coprire potendo contare – in questa ipotesi – della copertura di D’Ambrosio con il quale ha una certa intesa essendo il tandem più utilizzato dell’Inter recente. L’impiego del numero 87 porterebbe Politano ad agire da seconda punta nella posizione che lo ha fatto esplodere agli occhi del grande pubblico nel girone di ritorno dello scorso campionato con il Sassuolo dove, grazie a Iachini, ha affinato anche i movimenti da punta vera e propria.

La possibilità di avere sia Politano che Candreva in campo garantirebbe anche di non avere l’inferiorità numerica in mediana in fase difensiva: Candreva potrebbe fare la mezz’ala destra, sua posizione di nascita calcistica, con Politano a fare il quinto di destra in una riproposizione del 4141 visto in copertura contro la Juventus. Questo darebbe tanto equilibrio in entrambe le fasi senza pregiudicare la pericolosità offensiva dell’Inter che potrebbe avere 4 fra esterni e attaccanti nella zona finale del campo.

Sempre nell’ottica dell’equilibrio, la presenza di Candreva dal primo minuto garantirebbe all’Inter di potersi aggiustare in maniera più offensiva a partita in corso: togliere l’ex laziale inserendo Lautaro o Keita potrebbe far sì che l’Inter aumenti il proprio arsenale d’attacco senza far venire meno la fase difensiva o quella di pressione. E, cosa ancora più importante, non porterebbe al sovrautilizzo in nessun reparto: no Asamoah in mediana togliendo il cambio per i terzini dato che Vrsaljko non sarebbe necessario dal primo minuto, no Skriniar costringendo Spalletti a usare 3 dei 4 centrali a disposizione, no Nainggolan forzato a giocare in condizione precarie potendo aggravarne ulteriormente il recupero. Insomma, inserire Candreva dal primo minuto allungherebbe la rosa a disposizione in tutti i reparti non costringendo nessuno a fare straordinari in posizioni non congeniali.

Tutto questo si vedrà attorno alle 19:30 quando verranno ufficializzate le scelte di Spalletti, sebbene una cosa appaia già chiara adesso: non importa chi giocherà dall’inizio, quello che importa è vincere la gara che conta di più nella storia recente dell’Inter, come ha affermato Spalletti. Una cosa che non deve passare di mente nemmeno per un istante.

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