Nel corso de L’Orologio Nite Live su Twitch vi avevamo promesso un approfondimento sui movimenti di Dzeko e puntuale come le tasse eccolo qui per voi in forma grafica.
Prendiamo in analisi due diverse situazioni del 1° tempo, la prima in impostazione dal basso. Qui Dzeko occupa lo spazio dietro Modric impegnando difensore centrale e Casemiro per consentire a Lautaro di avere lo spazio da attaccare fronte alla porta
La seconda situazione è dopo un recupero palla nel terzo offensivo e abbiamo isolato tre frame: in questo 1° si vede come il bosniaco sia più basso di Lautaro anche in fase di pressing, come confermano le posizioni medie, e già in lettura della situazione.
Nel 2° frame che vi proponiamo, Dzeko ha atteso di capire come si svolgerà l’azione e invece di ributtarsi verso l’area attenda l’avanzata di Brozovic per capire se lo spazio fra le linee sarà o meno attaccabile.
In questo 3° frame Dzeko ha reagito immediatamente all’uscita di Casemiro andando ad attaccare lo spazio che alla fine si è generato. L’azione poi non si concretizza perché il pallone di Brozovic è un po’ corto, ma potenzialmente l’Inter sarebbe stata 3v3 a 20m dalla porta.
I numeri delle prime 3 gare di Serie A dicono come Dzeko sia il 2° nell’indice SCA (Shot-Creating Action, azioni che portano al tiro) parametrato su 90′: tramite l’ultima o la penultima azione prima del tiro, Edin genera ogni 90′ 3,38 tiri. E di questi 1,02 sono gol.
Non si tratta di dati teorici come gli xG o gli xA, ma di valutazioni sul coinvolgimento diretto del giocatore e se sia il suo coinvolgimento nei tiri che nei gol dei compagni – non i suoi – è così elevato si capisce perché Inzaghi difficilmente ne fa a meno.
Non segnerà 25/30 gol, sarebbe strano il contrario, ma se si mantenesse su questi livelli a livello di creazione – esplicitati anche dai movimenti proposti sopra – vorrebbe dire stare sui numeri di Lukaku almeno in questo ambito. E questo sarebbe oro per l’Inter di Inzaghi.